Archivi del mese: marzo 2014

Contrappunto visivo

C’è un’idea che ho preso a prestito da Sergej Ejzenštein: è quella di contrappunto visivo. Me ne servo, da tempo, sia per leggere le immagini altrui sia per costruire, quando occorre, le mie. Di cosa si tratta? Ecco come la … Continua a leggere

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Ecco: questa è l’arte

Questa storia, anzi: questa parabola, di Jerzy Grotowski, l’ha riportata Gabriele Vacis in un libro bellissimo: Awareness (Rizzoli, Milano 2002). «A Cracovia c’è il grande altare di Veit Stoss, uno scultore tedesco che lavorava in Polonia alla fine del Quattrocento. … Continua a leggere

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Così, per gioco

Se fosse un fiore, Van Gogh, che fiore sarebbe? Uno direbbe: Facile, dai! Un girasole. Certo, un girasole. E’ il primo fiore a cui si pensa, Ma allora, dico io, perché non l’iris, con la sua eleganza malinconica? O il … Continua a leggere

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Fotografia immaginaria. Ritratto di gruppo con malinconia

Poi ci sono le fotografie immaginarie, quelle che non prelevano tracce luminose dalla realtà. Sono le foto fatte di altre tracce, di altri segni: le parole. Foto di finzione, che non esistono nell’universo visuale, perché si trovano nei romanzi, nei … Continua a leggere

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Sopralluoghi fotografici

Sopralluogo sul fiume in cerca di una inquadratura intuita e inseguita per tutto l’inverno. La luce del mattino, nonostante il calendario, porta ancora i segni dei mesi freddi. C’è una luminosità opaca: la nebbia non si è ancora alzata. Tra … Continua a leggere

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Il lato umile della fotografia

Scrive Annie Leibovitz: «Arnold Newman diceva che la fotografia è fatta con l’un per cento di talento e il novantanove per cento dalla necessità di spostare mobili. Ripenso a queste parole quando, sul set, ci ritroviamo a sistemare tutto – … Continua a leggere

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Ancora intorno al volto

Certo, esistono anche altri modi di guardare i volti. Tutti legittimi, tutti portatori di senso e prospettive utili. Alla comprensione. Anche quelle forme di ‘ateismo narrativo’ che dicono: «Un volto non mi racconta nulla.» come ha fatto, ieri, Fulvio Bortolozzo … Continua a leggere

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Alfabeto fotografico personale. Volto

Per quanto muta possa essere, c’è un luogo in cui la fotografia, anche a sua insaputa, diventa narrazione. Questo luogo è il volto, che rivela (o lascia immaginare) il romanzo di una vita. «Un volto intravisto è come il riepilogo … Continua a leggere

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La memoria dentro le cose

Prendi, ad esempio, il Duomo di Siracusa: sei immerso in pieno Barocco e all’improvviso, tac!, dal muro perimetrale affiorano delle colonne doriche. Sono lì, le colonne, inglobate nei muri della chiesa: Magna Grecia e Barocco. Un  paio di millenni di … Continua a leggere

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Fotografia verbale. Fino all’ultima immagine

Ho visto riapparire i tavolini dei caffè nella piazza [clic] e spuntare i sorrisi sui volti [clic], al tepore del primo sole. E’ una nuova primavera, un’altra che mi viene sottratta dal computo totale. Per questo voglio assaporarla e guardarla … Continua a leggere

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