Archivi del mese: luglio 2013

Astensione dalle immagini

Ogni tanto mi succede di sentire il bisogno di astenermi, per qualche tempo, dalle immagini. Dal guardare immagini. Sento il bisogno di concedere allo sguardo, e alla mente, un po’ di silenzio e di protezione dall’eccesso di fotografie. Succede quando … Continua a leggere

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Le cose da salvare

Oggi voglio salvare, dal diluvio del Tempo, dell’oblio e dell’insensatezza, due cose. La prima è il frammento di una poesia di Raymond Carver: «un rapido resoconto / di quel che è reale ed effimero.» Voglio salvare questi versi perché si … Continua a leggere

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Gli indirizzi sbagliati

Ieri ho letto una cosa che mi ha emozionato, molto. E mi ha fatto pensare. Stava in un racconto dello scrittore bosniaco Pedrag Matvejević (l’autore del bellissimo Breviario mediterraneo) pubblicato sul Domenicale del Sole 24 Ore del 28 luglio. Matvejević … Continua a leggere

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Un grido di colore

Non ho mai apprezzato i colori chiassosi, eccessivi: rosa shocking, ad esempio, verde elettrico o giallo acido. É come stare, secondo me, davanti a un mondo al neon. Artificiale e senza stile. Ho dovuto cambiare idea dopo aver letto Leggere Lolita … Continua a leggere

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Collezione di luci. Alba a Lambrate

Mi ricordo la luce di una mattina a Lambrate, mentre salivo le scale per andare al binario. In quel momento ho visto la luce rosata dell’alba che si mescolava, in un incredibile unisono, con le luci artificiali dei semafori e … Continua a leggere

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Alfabeto fotografico personale. Nero

«La modernità luminosa ha permesso di vedere di più il mondo, ma ha abbassato la soglia del fantastico.»  (Marco Baliani) Ricordo un rientro notturno a Marrakech, con una Fiat Punto bianca presa a noleggio, lungo una strada senza la minima … Continua a leggere

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Sguardi in cerca di risonanze

In un testo del 1959 (“La mia esperienza”, raccolto in Fare un film è per me vivere) Michelangelo Antonioni scriveva, a proposito del suo modo di riprendere il personaggio, che “quando la scena madre sembra chiusa, c’è il dopo”. E’ … Continua a leggere

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Le immagini persistenti

Spesso capita che, anche quando chiudo gli occhi, certe immagini persistono dentro di me, in modo del tutto autonomo e incosciente. Come un’eco che non mi abbandona, o che perseguita. Immagini che non mi riesce di zittire e che devo, … Continua a leggere

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Lo sguardo di Instagram

Che tipo di sguardo è quello che si muove con Instagram? E’ questa, a caldo, la prima domanda che mi pongo dopo la lettura (indispensabile) dell’articolo (Instagram e il futuro del giornalismo) pubblicato da Alessia Glaviano nel suo blog (www.linkiesta.it). … Continua a leggere

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Le cose da salvare. La prima foto

Oggi voglio mettere nella Valigia, tra le cose da salvare, una delle prime foto che ho fatto. Tanti anni fa. E’ l’immagine in b/n di un mucchio disordinato e casuale di foglie secche, ai bordi della strada che costeggia il … Continua a leggere

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