Archivi del mese: agosto 2013

In genere rimango estasiato dalle opere degli uomini. Mi affascinano e, talvolta, commuovono l’idea, l’ingegno, il lavoro e la passione che lasciano tracce nel tempo. Ma ieri, a Tricase, la vista della Quercia Vallonea – una quercia del XII secolo … Continua a leggere →

In viaggio uno dei pericoli possibili è l’eccesso di stimoli. Che può diventare accecante. Come difendere lo sguardo da questo assalto? O, quanto meno, come aiutarlo ad aprirsi un varco? È sufficiente selezionare, togliere, mettere sullo sfondo per lasciare emergere … Continua a leggere →

Domani parto. Ritorno per qualche giorno in Salento, dopo tanti anni. E come ad ogni partenza sono emozionato e un po’ agitato. Emozionato, perché ogni viaggio, anche il più piccolo e breve, è per me importante: come leggere un libro, … Continua a leggere →

Questo che avete iniziato a leggere è il post n. 213. Il n. 1 porta la data del 15 febbraio 2013. Significa che da duecentotredici giorni scrivo e pubblico, ogni giorno, qualcosa da mettere dentro La valigia di Van Gogh. … Continua a leggere →

… e poi c’è uno sguardo bifronte che sa cogliere gli strati di Tempo che si sono depositati sulle cose, sui luoghi e sulle persone. Uno sguardo a ritroso che riesce a vedere immagini più dense, perché cariche di assenze, … Continua a leggere →

Ieri fotografavo alcune case popolari. Case basse, un po’ stinte e dalle finestre tutte uguali. Da una finestra, all’improvviso, sono uscite queste parole: Non ce la faccio più, non ce la faccio più, non ce la faccio più. Parole scandite … Continua a leggere →

… si, mi piace guardare e fotografare i luoghi come personaggi: protagonisti dell’immagine, non semplici contenitori. Mi piace guardare e fotografare i luoghi come soggetti drammatici dell’immagine, e le loro azioni peculiari. Come lottare contro i segni del Tempo o … Continua a leggere →