Archivi del mese: Maggio 2014

Scansioni. Un effetto di lontananza

  La ‘Scansione’ di oggi riguarda un pittore: Camille Corot (1796-1875). Ma anche, in qualche modo, la fotografia. Poi capirete. C’è una cosa che mi affascina di lui: dopo aver dipinto per una vita paesaggi en plein air, a un … Continua a leggere

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Dove si è spostato il paradiso

Ricordo d’aver letto che, secondo gli ebrei, in paradiso continueremo a fare la nostra vita normale, solo con una tazza appena un po’ spostata. E mi è sempre piaciuta questa immagine terrena e un po’ domestica di paradiso. Un paradiso … Continua a leggere

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Scansioni. Lo sguardo di Nadar

Le fotografie di Nadar le ho sempre guardate con l’ausilio dei ricordi che il fotografo ha raccolto in Quando ero fotografo. Vera e propria guida per penetrare la profondità delle sue immagini, come una specie di ‘testo a fronte’. Dal … Continua a leggere

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Coreografia fotografica # 6

Nella mia attrezzatura fotografica, ogni tanto, compare anche la pelle d’oca. Come in questa Coreografia, nata da un brivido di meraviglia mentre ascoltavo la voce di Milva che cantava i versi di Prima di venire di Alda Merini messi in … Continua a leggere

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Scansioni. Terre a confronto

Da oggi inizio a rendere pubbliche, in una rubrica che ho etichettato Scansioni, le immagini che amo. Una specie di playlist degli autori che mi piace frequentare e studiare, accompagnata dai miei appunti di lettura. (Intendiamoci: nessuna pretesa interpretativa, mi … Continua a leggere

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Ritrovamenti

A volte mi capita di ritrovare fotografie prese chissà quando e di guardarle con un senso di vuoto e di smarrimento colpevoli. Come se fossero dei ricordi dimenticati.

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Un certo lato struggente della fotografia

Non ne ho mai parlato, ma secondo me c’è un lato della fotografia che ha qualcosa di ingenuo e di struggente. Quasi di eroico. Mi riferisco a quelle fotografie che raccolgono un attimo di bellezza dei volti o dei luoghi … Continua a leggere

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Certo, la fotografia

Certo, la fotografia è una traccia, un’impronta che la luce ha lasciato sul materiale sensibile o dentro un sensore. Ma se io, davanti a una fotografia, mi commuovo, mi indigno, mi emoziono o capisco qualcosa di più del mondo, è … Continua a leggere

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Esercizi di visione. Uno sguardo a ritroso

«Fu allora che vidi la strada del villaggio, come se la vedessi dal futuro.» (John Berger) Un altro esercizio per il training del fotografo: allenare lo sguardo a oltrepassare il momento presente, il qui e ora della visione, per recuperare … Continua a leggere

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L’autoritratto di uno sguardo

Alla Pinacoteca di Siena, nella Collezione Spannocchi-Piccolomini, c’è un dipinto che amo moltissimo: l’autoritratto di Sofonisba Anguissola (1532-1625). Cosa, di questo dipinto, mi attrae così tanto da spingermi a studiarlo di continuo? Semplice: il vertiginoso gioco di sguardi. Una vertigine … Continua a leggere

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