Archivi del mese: novembre 2014

Caro Bob (Capa)

Caro Bob, per anni ho pensato che quel giorno, a Cerro Muriano, ti sei comportato proprio da stronzo. Per anni ho pensato che invece di scattare quella foto, tu avevi il dovere – come Uomo – di avvisarmi che mi … Continua a leggere

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E’ stato solo un attimo. Promemoria in caso di fotografia

  E’ stato solo un attimo, un istante appena percettibile, ma in quel momento sembrava di sentire profumo di risacca nel mattino. Odore di salsedine e di tramontana, proprio qui, in pianura. E’ solo un attimo, il tempo dello scatto, … Continua a leggere

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Lo sguardo crudele

Poi c’è la crudeltà dello sguardo, quello che a volte rivolgi a te stesso. Crudele e impietoso, come certi risvegli amari. Quando non ti riconosci e ti domandi chi sei.

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Fuori tema, all’apparenza

… ci immergiamo nella finzione dei romanzi perché nella vita siamo stati incapaci di trovare la verità. Brutalmente: ci rifugiamo nel teatro, nella letteratura perché là fuori, nel mondo reale, abbiamo fallito qualcosa. (Tommaso Pincio) A volte sono tentato di … Continua a leggere

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In attesa di essere scoperto

A volte mi capita di essere fulminato da immagini che scoppiano improvvise davanti allo sguardo. Lì per lì non me ne rendo conto subito, anzi, mi sembra di non aver visto niente. Ma non appena mi riprendo dallo stordimento, si … Continua a leggere

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Prato-paradiso. Fotografia verbale

Ho visto un filo d’erba bucare l’asfalto fra un tombino e il marciapiede [clic]. L’ho visto resistere alla pioggia d’autunno e alle macchine assordanti. E sono sicuro che da qualche parte esiste un piccolo prato-paradiso che accoglie queste erbe solitarie … Continua a leggere

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Una lunga gonna azzurra

La fotografia ribatte i ritmi del tempo (Marco Benna)  Guardavo una foto di mia madre a vent’anni. E’ stata scattata in bianco e nero ma lei, mia madre, è stata poi dipinta a mano dal fotografo. Solo lei. Il resto, … Continua a leggere

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Alfabeto fotografico personale. Mistero

A me sembra che davanti a una foto, davanti a ogni foto, aleggi sempre una certa quota di mistero. Non so spiegare con precisione la sua natura, ma ne avverto chiaramente la presenza. Non ne sono sicuro, ma a me … Continua a leggere

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Esercizio di drammaturgia fotografica

ESTERNO. PAS DE CALAIS – GIORNO Rumore di mare in tempesta. Vento feroce  che sbatte le imposte e trascina nell’aria le voci dei gabbiani. Tonfi ritmici di onde sugli scogli. La sirena antinebbia risuona lugubre insieme al fischio di un … Continua a leggere

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Piccoli bagliori telegrafici

…  e se le foto – alcune, non tutte – che mi capita di scattare non fossero, come credevo, per la memoria futura, ma «come antidoto alla disperazione del presente»? Piccoli telegrafici bagliori, appunti di (improbabile) salvezza provenienti da una … Continua a leggere

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